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IL COMUNICATO STAMPA DI ANGSA SU STRAGE DI PRESUNTO AUTISTICO

Comunicato stampa di A.N.G.S.A. Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici

Adam Lanza ha assassinato quasi trenta persone, quasi tutti bambini, senza apparente motivo, in una scuola di Newtown, non lontana da N.Y.

Che si tratti di follia è fuori dubbio, ma non si può etichettare come autistico questo giovane, dato che l’ufficiale di polizia competente per il caso “ha ritenuto che non fosse chiaro quale tipo di disturbo psichico avesse Adam”. E’ vero che in USA si è molto allargata la tipologia della disabilità mentale definita autistica, estendendola anche a casi che in Italia non sarebbero mai stati classificati in questo modo, ma pure non si può riconoscere in questa fattispecie neppure le forme meno gravi di autismo.

Questo giovane guidava la macchina, aveva fatto il liceo in classi normali, ottenendo pure alti voti ed apparteneva ad un club di alta tecnologia informatica col quale organizzava party.

I compagni avevano notato le sue stranezze, timido, taciturno e con accessi di rabbia che, secondo una teste, curava con psicofarmaci. Non risulta che fosse stato sottoposto a nessuno di quei programmi per autistici che vengono normalmente attuati in USA.

Stupisce che la madre avesse portato Adam a fare battute di caccia, insegnandogli a sparare, e che non avesse tenuto sotto chiave tutte le armi che collezionava, fra le quali armi a ripetizione. Questa grave imprudenza è costata la sua vita e quella di tanti altri innocenti.

Teniamo a precisare che le persone definite con autismo in Italia sono completamente diversi da Adam e non sarebbero in grado, neppure volendo, di attuare una simile strage.

Chiediamo alla stampa di fare maggiore attenzione, anche e sopra tutto nei titoli, alla realtà dei fatti ed al parere degli esperti, per evitare che si diffonda lo stigma a carico di persone come quelle con autismo, che già sono gravate da enormi problemi relazionali.

Le persone con spettro autistico non vogliono il male degli altri e non sarebbero capaci di organizzare un piano di strage così tremendo come quello di Newtown.

Prof. Liana Baroni
Presidente di A.N.G.S.A onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)

 

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POTENZIARE LA NEUROPSICHIATRIA DELL ETA EVOLUTIVA

Potenziare la Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva

Di fronte alla prospettiva di ulteriori tagli ai posti letto per i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e al mancato inserimento di questi ultimi tra le strutture cosiddette “di secondo livello”, ciò che peggiorerebbe una situazione già grave, la SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) protesta duramente, con una lettera inviata al Ministro della Salute

«I disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un bambino/ragazzo ogni 5. Ciononostante, ai Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) ......clicca qui per leggere tutto

 

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RICONOSCIMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO PREVIDENZIALE DEL FAMILY CAREGIVER

Riconoscimento giuridico ed economico previdenziale del Family Caregiver

 
 COS’E’ IL CAREGIVER FAMILIARE?
Il Caregiver Familiare (letteralmente, dall’inglese, “colui/colei che offre cura”), è la persona che in ambito domestico – e in via prevalente all’interno della famiglia - assiste un familiare affetto da grave disabilità/malattia a titolo gratuito. Non va quindi confuso con chi viene pagato per fare questo lavoro (badanti, assistenti, accompagnatori).
 

COME SAPERE SE POSSO ESSERE CONSIDERATO UN CAREGIVER FAMILIARE?

 
Non esistendo in Italia un riconoscimento giuridico di questa figura non esistono contorni certi cui riferirsi. Negli altri Paesi dell’Unione Europea ci si riferisce prevalentemente a parametri temporali e pertanto in quei casi il Caregiver Familiare viene considerato colui/colei che assiste per almeno un tot di ore settimanali.
 

PERCHE’ UN’AZIONE LEGALE PER IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO DI QUESTA FIGURA E DEI BENEFICI CONSEGUENTI?

 
Le motivazioni sono diverse a seconda delle situazioni, fermo restando il riconoscimento economico per il lavoro di cura in sostituzioni dello Stato spesso completamente assente e valido per ogni situazione.
Inoltre: 
  • nel caso del lavoratore impegnato nel doppio compito ( lavoro di cura e attività fuori casa)– lo stress al quale questi è sottoposto riducono sensibilmente le sue aspettative di vita e pertanto la doppia copertura permetterebbe il prepensionamento
  • nel caso del caregiver familiare che non ha mai lavorato o ha dovuto lasciare il lavoro , per assistere il congiunto disabile, la contribuzione figurativa permetterebbe l’accesso ad una pensione da lavoro altrimenti negata...

.CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIù E SCARICARE IL MODULO

 

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